Le nuove responsabilità del Commercialista
Mercoledì 27 marzo, il Salone Artigianelli di Brescia ha fatto da cornice al convegno “Le responsabilità del Commercialista in qualità di Consulente, Sindaco, Revisore, introdotte dal Codice della Crisi”, che ha visto tra i partner Gruppo Avacos.
Più di 270 presenze, per affrontare il tema di come il codice della crisi ha innovato profondamente non solo l’attività di impresa, ma anche il ruolo dei professionisti che, a vario titolo, operano con esse.
Ad aprire i lavori e presentare il convegno, il Dott. Marco Passantino Negroni, Presidente UDGC di Brescia, il quale ha esposto la necessità di fare briefing su quelle che sono le responsabilità non solo civili, ma anche penali, in quanto spesso le prime si accompagnano alle ultime. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di entrare a far parte dell’Unione Giovani, sindacato più storico della categoria.
Tra i relatori:
- Dott. Antonio Passantino, Commercialista dell’Ordine di Brescia, già Presidente Ordine Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Brescia, che ha presentato il quadro complessivo delle nuove responsabilità a carico dei professionisti;
- Dott. Marcello Pollio, Commercialista dell’Ordine di Genova, Presidente commissione studi crisi e risanamento di impresa del CNDCEC, che ha avanzato le nuove responsabilità degli organi di controllo;
- Dott. Raffaele Del Porto, Presidente sezione specializzata Impresa del Tribunale di Brescia, che ha riportato la quantificazione del danno risarcibile;
- Avv. Andrea Puccio, Avvocato penalista in Milano, che ha affrontato il tema delle possibili responsabilità penali.
A coordinare e moderare il convegno, l’Avv. Franco Benassi, Avvocato in Mantova, Direttore del sito giuridico Il Caso.it, e la Dott.ssa Maria Stella Leone, Già Presidente del Tribunale di Cremona.
Cosa è emerso dal convegno?
La Riforma degli adeguati assetti non può non avere ricadute sul piano giuridico ed economico, e non può non riguardare il professionista che assiste l’imprenditore. Risulterebbe di vitale importanza che il professionista intervenga non in condizioni di crisi, ma di normalità, in modo da rilevarla tempestivamente. Pertanto, di fronte a eventuali segnali di crisi, bisognerebbe intervenire nell’immediato e senza indugi.
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